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Domenica 10 Gennaio 2010 10:53 | |||||||||
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In quest'ottica socio-antropologica, il ballare insieme diventa parte indispensabile della cultura di una comunità perché trasmette con grande forza tutti quei benefici contenuti nelle belle tradizioni della saggezza popolare. Nell'ampia e diversificata famiglia delle danze popolari, attribuibili a vario titolo un po' a tutte le regioni d'Italia, la Tarantella è la “Regina” delle danze tradizionali perché è il ballo che ha a che fare con la magia e con il mito; è un rituale antico avvolto da mistero, un interessante oggetto di studio da parte di musicisti, poeti e scrittori che vedono questa danza come un fenomeno culturale che, attraversando tutta l'Italia Meridionale, si arricchisce di sfumature coreografiche e ritmi musicali diversi da regione a regione.
Montemarano è un paese dell’alta Irpinia la cui fama è legata all’ottimo vino che vi si produce, al Carnevale e all'attaccamento che questa comunità ha per la propria tarantella. La tipica danza Montemaranese è ormai radicata anche nella tradizione della maggior parte dei paesi della media valle del Calore, tanto che durante il Carnevale o nelle feste tradizionali, i “Ballanti” guidati da un “Caporabballo” percorrono le strade del proprio paese e, danzando al ritmo degli strumenti tipici della tarantella, si insinuano fra ali di folla festante trasmettendo a tutti un senso di gioia di vivere. Chi guarda le coreografiche movenze dei “Ballanti” e ascolta il ritmo incalzante della musica, viene preso dalla smania di danzare e non può fare a meno di muoversi in sincronia con gli altri al ritmo di nacchere, tammorre e ciaramelle. Negli ultimi anni, l'entusiastica riscoperta del valore dei balli tradizionali è diventata sempre più simbolo sociale e ideologico di alternativa musicale e culturale alla globalizzazione. Uomini, donne, giovani e non più giovani sono stati conquistati dal ritmo ancestrale delle tammorre e la Tarantella, intesa come danza terapeutica, ludica, rituale e religiosa, si sta propagando a macchia d'olio. Il processo che tende al recupero del valore dei balli tradizionali, ha fatto nascere molte scuole di danze popolari, una delle quali, già da qualche anno, opera a San Potito Ultra nei locali del Centro Sociale “Luciano De Cristofaro”. La scuola sampotitese con lo scopo di propagare la musica e la tradizione delle danze popolari del Sud Italia e in preparazione del Carnevale 2010, ha organizzato un corso di Tarantella Montemaranese a cura della scuola di Tarantella di Montemarano. Il corso, che consiste in quattro lezioni domenicali tutte concentrate nel mese di Gennaio 2010, è rivolto ai neofiti delle danze popolari, a chi vuole affinare il proprio stile di ballo e a chi vuole approfondire la conoscenza sulla tradizionale Tarantella di Montemarano.
Questo è solo il videoclip dell'ultima Domenica. Se volete rivedere tutti i video delle domeniche in cui si è svolta l'iniziativa vi preghiamo di consultare la nostra cineteca
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