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Il Magazzino di Compa-Lavo |
Lunedì 19 Dicembre 2011 09:40 | ||||
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Dopo oltre cinquant'anni, a Dicembre 2008, ha cessato l'attività il magazzino di “Compa-Lavo 'e Cocce”, al secolo: Stanislao Moschella. Sin dalla fine degli anni '40 è stata la merceria dove molti contradaioli e tanti “forestieri” si recavano per acquistare oggetti tra i più disparati, o anche solo per scambiare quattro chiacchiere, perché tanto, lì ...era come essere in famiglia, era il luogo dove si parlava principalmente della quotidianità e del vissuto del paese e del circondario. Entrando nel monolocale situato all'incrocio di Via Melfi con Via Antica si aveva l'impressione di trovarsi in un luogo magico, pieno di cose, dove si poteva fare la spesa comprando di tutto e di più. Un negozio storico quello di Lavo della stirpe dei “Cocce”, il soprannome che contraddistingue un ramo delle famiglie Moschella in quel di Contrada Radicozzo. Un negozio famoso, quasi una boutique dei bottoni, il non plus ultra delle calze uomo-donna-bambino, un bazar di colori e oggetti di ogni tipo e per tutte le esigenze, regno del mondo femminile, ma non solo: era una garanzia! Sì, perché se non riuscivi a trovare ciò che eri venuto a cercare, Compa-Lavo te lo avrebbe procurato e fatto trovare il giorno dopo. ...Tutto questo è “finito”, ma rimarrà nella memoria dei Sampotitesi ancora per molto tempo, scrive Giannino Grimaldi 'o Torinese, in una lettera augurale indirizzata a Lavo 'e Cocce e inviata tramite mail a Contrada Radicozzo. Con molto piacere la riportiamo di seguito, dicendo grazie al Sampotitese “nostalgico” per aver condiviso i suoi sentimenti di radicata appartenenza a San Potito Ultra. A me non resta altro che augurare, con enorme ritardo, una serena pensione a compa-Lavo e alla sua consorte comma-Assunta. Chiude l'ultimo magazzino a cura di Giannino Grimaldi
L'attività iniziò sul finire degli Anni ‘40, una lunga storia con tanti aneddoti, ma per 'O magazzino 'e compa-Lavo è arrivata l'ora di chiudere e con la chiusura di questa attività commerciale calerà il sipario anche su una parte di quel mondo della piccola distribuzione tanto caro ai Sampotitesi. Il portone è chiuso a metà e nel negozio ormai sono rimaste poche cose: due sedie e o'scannitiello dove si dava ospitalità per trascorrere qualche minuto a chiacchierare e diffondere le ultime notizie del paese; qualche cassetta con gli ultimi prodotti e tanto spazio vuoto. Fuori ancora qualche bacinella di plastica, sul muro all'interno un po' di storia, qualche foto sbiadita dell'Avellino calcio e dei tempi andati. Dall'1° Gennaio 2009 compa-Lavo e comma-Assunta, hanno chiuso il negozio dopo 50 anni, l'ultimo Magazzino quelli alla vecchia maniera dove trovavi di tutto, dai detersivi ai quaderni, al filo per il bucato, alla lampadina, alla carta igienica, dal pigiama agli indumenti intimi, l'unico nel suo genere rimasto all'interno del piccolo paese che conta poco più di 1500 abitanti “Chiude definitivamente i battenti”. Purtroppo l'ultima attività a chiudere ma anche ultima di una lunga serie e tutte legate a un ricordo che rimarrà indelebile nel mio cuore: il bar del cavaliere Vizzone, il bar do' Fanciullo con annessa la sua barberia, la sartoria di Peppo 'o sindaco, l'edicola 'e masto-Dante, la cartoleria di donn'Adelina, e tante, tante altre. In questi giorni i coniugi Moschella sono ancora lì con il loro fare gentile, sempre pronti ad accontentare i clienti, ma lo scenario è oramai cambiato, l'ambiente ha quell'aria malinconica di una storia lunghissima iniziata dai genitori di Lavo, compa-Antonio e comma-Concetta e sulla quale ora si scrive la parola fine. Dopo tanti anni, spiega compa-Lavo quasi a giustificarsi, abbiamo deciso di andare in pensione, il lavoro non è moltissimo ma non manca nemmeno, la passione è quella di sempre, l'età e gli acciacchi purtroppo ci costringono a lasciare. Purtroppo non c'è ricambio. Ci dispiace tanto chiudere, continua compa-Lavo, soprattutto quando si vedono i clienti profondamente dispiaciuti com'è accaduto in questi giorni. Eravamo un punto di riferimento soprattutto per gli anziani, inoltre, eravamo l'unico negozio della zona, chiusi noi per comprare un bottone bisognerà “scendere” ad Atripalda. Lo stillicidio dei negozi o delle botteghe che chiudono nel centro storico di San Potito non accenna a fermarsi contribuendo a rendere la vita all'interno del paese sempre più triste e sempre più povero di ricordi. Spero che tutto ciò finisca e la parte storica del paese rinasca, anche se credo, purtroppo, che ciò non accadrà, ma a me piace sognare e ...chissà? Di una cosa però ne sono certo, negli anni futuri si rimpiangerà l'assenza, ma sarà troppo tardi per poter porre rimedio. Auguri e Buona pensione Giannino Caricamento...(17 Voti) |