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Distante otto chilometri da Avellino, con andamento in parte pianeggiante ed in parte collinare, il paese si immerge nel verde dei boschi che si estendono fino sotto le propaggini nord-orientali del parco naturale dei Monti Picentini. Su un territorio poco più vasto di 4,5 Kmq, ad una altitudine di 517 metri s.l.m. risiedono 1.558 abitanti.
L'agglomerato urbano di San Potito Ultra si è sviluppato nel tempo, lungo una sinuosa direttrice Sud-SudOvest, a ridosso della statale 7 Ofantina e confina, in un raggio non più ampio di sei o sette chilometri, con altri sei comuni: Atripalda, Candida, Manocalzati, Parolise, Salza Irpina e Sorbo Serpico. ...È facile intuire che il nome del paese trae sicuramente origine da quello del santo martire. Infatti, si dice che, Potito figlio di un senatore della Sardegna, sia passato da queste parti in compagnia di San Pietro, che si recava a predicare il Vangelo in Abellinum. Il tredicenne Potito, giovane apostolo di Pietro, dovette affascinare così tanto i sampotitesi di allora che alla sua morte, avvenuta per martirio, questi gli dedicarono il paese: San Potito, appunto! È una leggenda poco credibile, che l'agiografia in parte conferma e in parte smentisce, ma... questa è un'altra storia e di ciò si parlerà nelle pagine che trattano le antiche origini del paese. L'apposizione Ultra, invece, specifica che il territorio su cui sorge l'odierna cittadina, per motivi di carattere amministrativo, un tempo faceva parte del Principato Ultra che si contrapponeva al Principato Citra ...e quindi, alla fine, il toponimo: San Potito Ultra!
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